Franz Kafka | AforismiCitazioni.it

Uno dei principi del lavoro dell'amministrazione è che non venga mai annoverata la possibilità di errori.

Ogni cane ha come me l'impulso di domandare, e io ho come ogni cane l'impulso di non rispondere.

Non piegarla; non annacquarla; non cercare di farla sembrare logica; non cambiare la tua propria anima seguendo la moda. Piuttosto, segui spietatamente le tue più intense ossessioni.

Da un certo punto in là non vi è più ritorno. Questo è il punto da raggiungere.

Allora e dappertutto avrei avuto bisogno di incoraggiamento.

La forza che si oppone al destino è in realtà una debolezza. La dedizione e l'accettazione sono molto più forti.

Tu eri avvolto per me dall'enigma di tutti i tiranni, il cui diritto è fondato sulla loro persona e non sul pensiero.

Il significato della vita è che si interrompe.

La vera via passa per una corda che non è tesa in alto, ma appena al di sopra del suolo. Sembra destinata a far inciampare più che a essere percorsa.

Mai attirare l'attenzione! Starsene tranquilli, anche se si va contro ragione!

Visto dall'interno, quel sistema giudiziario era altrettanto ripugnante che visto da fuori.

Le decisioni burocratiche sono timide come le ragazzine.

La tua fiducia in te stesso era tale che non avevi neppure bisogno di essere coerente, senza per questo smettere di avere ragione.

Il sonno è l'essere più innocente che ci sia e l'uomo insonne il più colpevole.

L'uomo torturato dai propri diavoli si vendica insensatamente contro il prossimo.

I bambini fanno paura quando le loro parole e le intenzioni sono cariche del sapere degli adulti.

Oggi voglio scrivere di altre cose, ma le cose non vogliono.

Tu sai trattare un bambino solo come tu stesso sei fatto, con forza, strepito e iracondia.

Il commercio con gli uomini ci seduce a osservare noi stessi.

Nulla, lo sai, dà al corpo maggior soddisfazione che dare ordini alle persone, o almeno credere nella propria capacità di farlo.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.

La fede vive di preghiere.

Non chiedere chi ha vinto: non ha vinto nessuno. Non chiedere chi ha perso: non ha perso nessuno. Non chiedere a cosa ha servito: non ha servito a nulla. Fuorchè ad eliminare cinquemila creature fra i diciotto e i trent'anni.