Beppe Fenoglio | AforismiCitazioni.it

C'era una cosa che non mi riusciva di fare, ed era guardare in faccia i ragazzi d'Alba che all'occhio mi sembravano della mia età; li vedevo avvicinarsi ma nell'incrociarli era piú forte di me, dovevo chinare gli occhi, per poi voltarmi a guardarli una volta passati.

Milton era un brutto: alto, scarno, curvo di spalle. Aveva la pelle spessa e pallidissima, ma capace di infoscarsi al minimo cambiamento di luce o di umore.

Mi sembrava di tornare come un soldato, non da permanente, ma proprio dalla guerra.

Su quel balcone c'erano tanti capi che in proporzione la truppa doveva essere di ventimila e non di duemila uomini.

Tra loro non c'era un adulto, quelli che avevano fatto il soldato nel Regio Esercito erano forse cinque ogni cento.

Nel pieno della malora la vita m'era diventata insopportabile.

Non si può essere partigiani senza un preciso sustrato ideologico. Non si sarà partigiani se non si sarà comunisti.

Tieni conto di cosa ho fatto per amore e usami indulgenza per cosa ho fatto per forza.

Io ero a servire, l'unico di tutta la parentela che fosse a servire, e la cosa imbarazzava anche loro.

Aleggiava da sempre intorno a Johnny una vaga, gratuita, ma pleased and pleasing reputazione d'impraticità, di testa fra le nubi, di letteratura in vita.

Fu la piú selvaggia parata della storia moderna: solamente di divise ce n'era per cento carnevali.

Erano gli uomini che avevano combattuto con lui, che stavano dalla sua parte anzichè all'opposta. E lui era uno di loro, gli si era completamente liquefatto dentro il senso umiliante dello stacco di classe.

Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell'anno 1944.

L'unica maniera di ripagarlo sarebbe stata d'amare suo figlio come il padre aveva amato lui: a lui non ne verrà niente, ma il conto sarà pareggiato nel libro mastro della vita.

L'ozio quando è troppo completo ti inchioda piú dell'occupazione piú frenetica.

Io prego sempre per i partigiani. Tutte le sere dico una preghiera per i partigiani.

I partigiani erano per lo piú bravi ragazzi e che come tali avevano dei brutti difetti.

Non poteva piú vivere senza sapere e, soprattutto, non poteva morire senza sapere.

Questa guerra non la si può fare che cosí. E poi non siamo noi che comandiamo a lei, ma è lei che comanda a noi.

Credo che scappino da me le cose allegre.