Frasi di Alessandra Ferri | AforismiCitazioni.it

Ognuno di noi ha dentro una Giulietta o una Carmen. Ogni spettatore ha il diritto di vederci un pò della propria verità a seconda della sua personalità e del momento che vive.

La famiglia può essere una trappola se entriamo in un ruolo definito di moglie o di madre. Questo ci ammazza.

C'è uno scambio [con il pubbblico]. Io vivo il personaggio e lo dono. Il messaggio parte e va dove deve andare. E ha una vita sua.

Ho sempre cercato l'amore eterno, la congiunzione di anime gemelle. Con Fabrizio era così. Ma la vita ti scuote per farti andare avanti. Ti senti vulnerabile e fragile, ma poi capisci che quel sentimento è timeless, anche quando l'amore finisce. E che se finisce forse è un bene perché ti si aprono altre strade.

Quando ho iniziato c'era leggerezza dentro e fuori di me. Oggi c'è più introspezione, più presente.

La perfezione è un momento determinato dalla somma di infiniti momenti imperfetti. Se ci fosse stato un traguardo di perfezione non mi troverei su un palcoscenico alla mia età.

Tutti i personaggi sono in qualche modo senza tempo. Sono archetipi, appartengono a tutti indipendentemente dall'età. Anche di questo ho preso consapevolezza vivendo i cambiamenti, le cose che mi sono accadute. La vita si riflette sulla scena. E viceversa.

La parola sacrificio è lontanissima da me. Lavoro duro, sento la pressione da sempre. Ma è una passione, non è un lavoro.

Oggi amministro le mie forze con più consapevolezza: se sono stanca mi fermo, torno a casa e mi butto nella vasca, dopo aver chiesto alle mie figlie di cucinare (sono una pessima cuoca!). Il riposo forzato non mi è mai piaciuto: ricordo il senso di insofferenza sotto l'ombrellone, quando da bambina i miei mi portavano a Milano Marittima. Che tortura stare ferma.

Sono una persona spirituale, il mio lavoro mi aiuta e sicuramente innesca una forma di meditazione. C'è tensione continua verso l'essenza. E la esprimo aldilà del mio ego.

Ciò che è bello condividere è l'umanità di tutti noi, la quale io esprimo bene mediante la danza. Per umanità intendo tante centinaia di variazioni di sentimenti, di situazioni, di emozioni, di piccolezze e di grandezze che ci appartengono nel quotidiano.

Noi siamo eterni, che ci si creda o meno, perché siamo energia eterna.

Devi apprendere uno stile ed una tecnica, ma poi ti viene anche imposto un modo di ballare che appartiene all'estetica gradita all'insegnante o al direttore, quindi bisogna riuscire a continuare ad affinarsi perché è molto difficile il lavoro dell'insegnante, in tutti i campi, in quanto devi essere una guida ma non devi imporre, devi lasciare la libertà all'immaginazione di ognuno altrimenti saremmo sempre fermi.

Ricordo benissimo la mia audizione per la Scuola di Ballo, a dieci anni, è stata l'autentica partenza ed il mio inizio. Rammento ancora la sensazione nel trovarmi davanti ai maestri della commissione che mi osservavano, mi alzavano le gambe per capire la flessibilità e le attitudini e ho ancora vivida quella percezione nel pensare di trovarmi di fronte “al mio destino”.

[Come ha spiegato alle figlie che sarebbe tornata a danzare in scena] "Sentite, io ho bisogno di tornare a ballare, sono stufa di ruoli casalinghi, dei vostri compiti, il triangolo isoscele mi fa vomitare, ho bisogno di essere chi sono. Sarò felice e sarò una madre meravigliosa". Alla fine i figli capiscono che sei una guida, non una badante.

L'anima è senza tempo e l'arte anche, perché arte è entrare in contatto diretto con l'anima e farla materializzare.

La separazione da Fabrizio è stata un dolore immenso. Ma quando la vita ti mette davanti a cambiamenti sconvolgenti bisogna superarli con fiducia nella vita stessa, guardando avanti. Trovo la mia forza nel servire il talento con cui sono nata. L'amore con la maiuscola non finisce, si trasforma e se lo sai riconoscere cresce sempre. Così è il sentimento che ci lega. Spero di essere un esempio luminoso per le mie figlie.

Un corpo di buona qualità ha come motore l'entusiasmo per la vita, un corpo di cattiva qualità si concentra sui propri guai. E si piega all'omologazione. Che è un ottimo modo di rimanere intrappolati dentro le nostre età.

Da sempre una voce interiore guida le mie scelte più importanti. Ho imparato ad ascoltarla, altrimenti mi blocca fino a farmi ammalare. Altri la chiamerebbero “angelo”, io preferisco definirla la voce del talento, in noi artisti è potente.

Londra è un luogo senza tempo. Lì convivono, in armonia, il passato, il presente e il futuro.